#Storie Concluse

In questa sezione sono raccolte le vicende più importanti della trama generale. Per quanto la conoscenza di quanto avvenuto in precedenza non sia strettamente necessaria, può essere comunque uno spunto ulteriore per caratterizzare il personaggio. Si tratta comunque di informazioni pubbliche.

#L'Assedio di Agarthi

Ma non tutti gli avversari sono inclini al compromesso, e l’Albedo sa essere pragmatico quando si tratta di proteggere la Città - che vuol dire, anche, proteggere il proprio potere.

Un gruppo di individui dal passato oscuro, chiamato i Notturni, marcia su Agarthi. Gli esploratori della città ne hanno segnalato la minaccia, ancora da comprendere a fondo. Sembra che siano abbigliati di nero, con alcuni tatuaggi sulle braccia di cui non è chiaro il significato. Sono esperti nelle arti e nella meccanica, ma annoverano tra le loro fila anche guerrieri e criminali comuni, artisti e studiosi; se vi sono Sacerdoti tra loro, tuttavia, non si sa quale divinità adorino.

Si sentono investiti di una missione, quella di conquistare Agarthi e raderla al suolo. Solo così sarebbe possibile, per loro, impossessarsi dell’Entropia e della tecnologia che è arrivata a controllarla con tanta precisione. In questo modo, sperano di accumulare tanta energia da diventare pari agli Dei.

Una simile minaccia viene valutata con estrema serietà da parte dell’Albedo, e dunque ogni difesa è alzata. Una barriera di energia separa Agarthi dalle Terre Esterne, cosa che costringe molti viandanti a restare chiusi dietro le mura senza poter esplorare, al momento, il resto dell’Altrove; i loro poteri sono ancora piuttosto tenui, dovuti allo sbalzo entropico causato dall’originarsi della barriera.

L’Albedo, per dirimere in fretta la questione, ha offerto a Confluiti - coloro che sono arrivati da altri mondi - e Cittadini la possibilità di prestare aiuto contro la Setta dei Notturni. Alla fine dell'anno 1562, un manipolo di abitanti della città si è lanciato tra le nebbie protettive, sbucando nell'accampamento dei Notturni, sgominandoli e aprendo la prima crepa nell'assedio.