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Descrizione
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Genesi
Sembra che la razza umana sia quella che più di tutte risente degli effetti dell’Entropia. Ne subisce il fascino, come un richiamo per altri lidi; ne percepisce la presenza e ne piega le leggi, con facilità inconsueta; ne amplifica gli effetti, nel bene e nel male. Non è chiaro in realtà perché ciò avvenga. Forse è la loro costituzione meno resistente di altre, pertanto più simile alla porosità del tessuto dimensionale dell’Altrove, oppure perché la loro vita è breve, quindi sono più vicini alla morte - il viaggio più radicale che esista. O, ancora, perché la loro volontà è ondivaga, le emozioni travolgenti e la fantasia sterminata. Oppure, infine, perché gli Dei quando hanno attribuito le qualità al resto della creazione, di fronte a quest’essere gracile e dimenticato abbiano deciso di compensarlo con la possibilità di viaggiare tra i mondi. Se quindi gli Umani non sono necessariamente i più numerosi sull’Altrove, sono comunque coloro che con più frequenza vi approdano, da altri luoghi e altri tempi. Con facilità riescono a modellare l’Entropia, anche perché più di tutti sono mossi dal desiderio di superare i confini che lo Spazio e il Tempo gli hanno imposto: la loro vita è limitata, pertanto vogliono vedere il più possibile, ed estendere la propria discendenza fino a colonizzare ogni angolo dell’Altroverso. Ciò è visibile nel modo in cui gli Umani si sono diffusi nell’Altrove. Hanno fondato molte città, sparse negli angoli del continente, ma si sono rivelate effimere come i loro fondatori: di esse non restano che nomi dal sapore leggendario, sospese tra il mito e il ricordo. I discendenti dei loro abitanti continuano ad esistere, però, con le loro differenze e somiglianze. Solo Agarthi continua ad ergersi sulla Baia delle Epoche, ultimo bastione di un talento creativo che non dorme mai e, quando lo fa, continua a sognare.
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Carattere
È impossibile riassumere la Razza Umana con poche parole: così semplici eppure così variegati, accumulano diversità e cambiamenti nell’arco di poche decine d’anni. Proprio questo loro limite è diventato il loro punto di forza, un pungolo costante a migliorare, ad allontanarsi, a condensare interi universi nel giro di un battito di palpebre. La vita di un Umano è più breve di tante altre, ma anche più ricca; rimpianti e rimorsi si mescolano alla gioia di un momento, alla soddisfazione per i traguardi tenuti. In fondo anche le falene vivono solo un giorno, ma loro non lo sanno e, pertanto, sono felici così. Gli Umani sono creature adattabili e ingegnose, piene di risorse. Fragili sotto molti punti di vista, sono però capaci di rialzarsi ogni volta, e dotati di un talento unico: possono egualmente creare e distruggere, difendere e attaccare. Sono tutto, e possono raggiungere le vette più alte in ogni campo. La flessibilità e la brevità della loro vita è ciò che spinge le altre razze a sottovalutarli, per poi affrontare l’imprevedibilità che ne consegue.
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Età
Gli Umani sono le creature più soggette allo scorrere del Tempo: raramente superano i 90 anni di età. Il passaggio all'età adulta avviene tra i 17 e i 18 anni.
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Divinità principali
Tutte
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Lingue parlate
Comune